martes, 2 de septiembre de 2008

UNO SGUARDO SULL’ITALIANITÁ. DI NATALIA PARATORE

Il continuo sviluppo delle relazioni sociali ed economiche sta portando ad un incremento del fenomeno della mobilità interregionale. Strumento imprescindibile per Enti, Istituzioni e soggetti privati e pubblici al fine di implementare in maniera efficiente ed efficace azioni ed interventi che coinvolgano il territorio interregionale e la popolazione ivi residente anche in un’ottica di sviluppo di importanti sinergie italo-argentine.

Alcuni di questi rapporti si inseriscono in una cornice politico-istituzionale più ampia, come quella della Sicilia e la Calabria, che hanno trovato opportuna formalizzazione in accordi tra le regioni interessate, è il caso della FESISUR (Federazione di Associazione Siciliane e Sud della Republica Argentina) e la FACA (Federazione di Associazioni Calabresi in Argentina), chi hanno firmato un protocollo di intesa (leggere).

Mi pare che é questa l’opportunità di sviluppare metodi di lavoro comuni, e di acquisire esperienze preziose per la crescita di una cultura della sostenibilità nei nostri territori. Perché lo sviluppo sostenibile è, in primo luogo, un problema di cultura: lo prova il fatto che le iniziative realizzate non prevedono investimenti particularmente ingenti, né la realizzazione di grandi infrastrutture. Si è voluto puntare piuttosto sulle risorse già presenti, umane e materiali, risorse cioè che ciascuna comunità era in grado di gestire al meglio: siti pregevoli dal punto di vista ambientale o storico artistico, percorsi naturalistici, ma anche tradizioni e antichi saperi, che opportunamente rivisitati possono dare origine a nuove iniziative.

Tutto questo senza peraltro trincerarsi dietro le mura di uno sterile localismo. È grazie all’interscambio reciproco che si consolida infatti quel modello di Europa, fondato sulle intelligenze, sui saperi, sulla cultura, appunto Tradizione e innovazione, territori e sistema-mondo: è conciliare queste dimensioni apparentemente contrapposte la sfida più grande di tutti noi italiani. Ma è anche, a nostro giudizio, la chiave di lettura più giusta per la comprensione della parola “sostenibilità”.

In un mondo di comunicación e interscambi e di “competition” crescente, non solo in senso economicocommerciale, ma anche sociale e culturale; e fondamentale la valorizzazione dell’identità ed i patrimoni sociali e culturali italiani, al di lá del regionalismo.

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